Il Club

A.T.A.B.S. (Associazione Toscana Amatori Bonsai e Suiseki) è una delle prime Associazioni amatoriali italiane del settore, fondata a Firenze nel 1985, con scopi puramente culturali, scientifici, tecnici e di ricerca, senza fini di lucro, apolitica e aconfessionale; si propone di diffondere l’arte del bonsai e del suiseki intesi come amore per la natura e fraternità fra gli uomini e dunque promuovendo e sostenendo tutte quelle iniziative che abbiano tali finalità.
Assolutamente peculiare e significativo è l’aver inserito nel nome del club i suiseki che infatti hanno sempre avuto una collocazione di rilievo nelle varie attività e non solo come complemento del bonsai con quali pure condividono, in autonomia, storia, estetica e cultura. È così che nelle esposizioni compare con regolarità anche una specifica sezione dedicata a questa particolare espressione artistica.

 La nostra storia

Insieme al Club di Livorno fondato da Carlo Bazzali, l’Associazione condivide il primato della longevità fra le associazioni bonsaistiche Toscane. Gianfranco Giorgi, Elio Boni, Lorenzo Agnoletti e Umberto Margiacchi decisero di costituire nel 1985 l’associazione regionale A.T.A.B.S. aderente all’A.I.B. (Associazione Italiana Bonsai). La prima sede fu presso l’Unione Sportiva Affrico ( dove avvenne anche la prima mostra) e gli iscritti non superavano le 15 unità.
Fu redatto un Primo Statuto nel 1985 ed un Secondo Statuto nel 1993, quest’ultimo ufficializzato presso un notaio. Da allora sono stati fatti molti passi in avanti: il numero dei soci è cresciuto costantemente fino a raggiungere e superare le cento unità per poi stabilizzarsi intorno alle sessanta. Nonostante le varie scissioni nazionali, la nascita di nuove associazioni, le querele e le controquerele, le varie turbolenze comuni alla vita di tante associazioni, la nostra, pur con qualche contraccolpo, ha saputo resistere e proseguire con una certa sicurezza e tranquillità. Alla prima presidenza di Elio Boni sono seguite quella di Gianfranco Giorgi, Paola Gramigni, Massimo Martini, Barducci Silvia, Sergio Bassi e da ultimo di Simona Hirsch. Ogni gestione ha avuto caratterizzazioni diverse rispecchianti personalità ed intendimenti dei vari presidenti e gruppi dirigenti espressi dai soci nel corso degli anni, ma l’incremento della qualità delle mostre e delle varie iniziative promosse e realizzate dall’85 ad oggi è il miglior biglietto da visita da presentare a testimonianza del percorso intrapreso. Ogni anno, dalla data della fondazione, il club organizza una mostra dei soci, e, con cadenza irregolare, la mostra del coordinamento regionale delle associazioni sorelle. In più ha partecipato a varie manifestazioni cittadine nei quartieri, ma soprattutto ha visto un notevole salto di qualità nella capacità organizzativa ospitando, a Fiesole nel 2014, “Sakka Ten”, prestigiosa manifestazione della sorella europea della Nippon Bonsai Sakka Kyokai giapponese. L’esperienza di una manifestazione di livello internazionale ha portato a voler creare un evento firmato in proprio ed è nata così “Natura d’Inverno” che si tiene a gennaio, dal 2018 ogni due anni, nel prestigioso Tepidarium Roster del Giardino dell’Orticoltura. E non è da dimenticare neanche la mostra UBI ospitata nella limonaia di Villa Strozzi nella primavera del 2019, altra esposizione nazionale!

 

Peraltro non può essere dimenticato il ruolo sociale e culturale che A.T.A.B.S. ha svolto nell’ambito della città di Firenze, prima fra tutte l’esposizione del 1993 in Piazza della Signoria per ricordare l’attentato mafioso contro gli Uffizi e la prestigiosa Accademia dei Georgofili, oppure la raccolta fondi in occasione del tragico terremoto e tzunami del Giappone del 2011, così come l’esposizione nelle vie del centro in Porta Rossa, oppure la collaborazione con l’Orto Botanico di Firenze e la gestione per alcuni anni del giardino di Borgo Pinti.
Da sottolineare, oltre il ruolo di divulgazione rivolto al grande pubblico attraverso le esposizioni, quello di avvicinamento alla pratica dei neofiti interessati, alla crescita delle capacità e alla maturazione del gusto, infatti da tempo ormai gli allestimenti non sono più improvvisati ma studiati nei dettagli e guidati con mano sicura dai soci più esperti. L’attenzione alla cultura giapponese e cinese, non è mai stata vissuta come un limite ma come un’opportunità per conoscere la cultura che permea questa piccola arte, vero e proprio ponte tra culture, oltre che tra uomo e natura. Con questo spirito si è cercato di approfondire non solo gli aspetti estetici o le tecniche di coltivazione, pensiamo ad esempio al coinvolgimento del Prof. Fosco Maraini con una lezione sulla filosofia della natura in Giappone o alla collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Firenze in occasione di una splendida mostra di Kimono giapponesi ed a molte altre iniziative. Tra i programmi per il futuro, una riscoperta “dei fondamentali”, la voglia ed anche la necessità di ripartire dalle tecniche di base (rinvasi, avvolgimento dei filo, etc.) attraverso la guida di Lorenzo Agnoletti o altri maestri/istruttorei che si prestano alla crescita individuale in questa difficile  ma affascinante arte.
Oltre l’impegno espositivo, il calendario è ricco di attività, oltre a uno o due corsi ogni anno di avvicinamento ai bonsai per principianti, i soci si ritrovano con cadenze regolari per serate didattiche curate dai più esperti e qualificati e giornate/laboratorio affiancati sempre da istruttori professionisti, ospiti del club, che aiutano costantemente la crescita di ognuno nella tranquilla atmosfera amichevole di condivisione della passione comune.