Nell’immaginario del bonsaista alle prime armi, l’autunno rappresenta il momento in cui si ripongono gli attrezzi ed i concimi, per poi riprenderli in primavera o nel tardo inverno. Col passare del tempo però si capisce che non è così, e ci si ritrova con il passare degli anni a lavorare sulle piante sempre più durante l’autunno e l’inverno per i motivi più svariati. Espianti, potature ed anche concimazioni. Concimazioni? Ebbene sì, la tecnica agronomica e la chimica del suolo negli ultimi anni si sono molto evolute ed hanno trasferito le loro conoscenze al mondo del bonsai, il bonsaista di turno, con gli anni, ha capito sempre di più l’importanza della salute delle proprie piante come condizione necessaria per la buona riuscita degli interventi e delle lavorazioni effettuate nel corso degli anni.

In agricoltura ad esempio, in ambito “concimazioni” si è passati negli anni da un uso intensivo delle concimazioni chimiche, strategia massimizzante di breve periodo, ad un uso più consapevole dei concimi organici, strategia meno massimizzante nel breve in termini di crescita della pianta, ma migliore nel medio e lungo periodo perchè capace di preservare, se non addirittura favorire, la flora del terreno con un ritorno sulla salute della pianta stessa in termini di una maggiore assimilazione dei nutrienti (io ho abbandonato da anni i concimi chimici a base di azoto).

Col passare degli anni si è dato più peso in ambito bonsaistico anche alla seconda parte della tripletta (NPK), nei suoi elementi P (Phosphorum) e K (Kalium = Potassio).

L’autunno si è trasformato così in un periodo di concimazioni fosfo-potassiche, dove ciascuno di noi diventa un piccolo chimico alle prese con ricette segrete e regole di concimazione complicate da rispettare.

Obiettivi

Ma qual’è lo scopo della concimazione in autunno? Le concimazioni primaverili ed estive sono concimazioni quasi esclusivamente azotate, dove l’obiettivo è quello di spingere la pianta verso una crescita nelle sue componenti verdi, alla ricerca della maggior vegetazione possibile, con l’auspicio di aumentare i cicli vegetativi e di formare le ramificazioni secondarie e terziarie. Le concimazioni autunnali hanno invece, a mio modo di vedere, tre obiettivi principali.

Preparazione delle piante al freddo

Si prepara la pianta al freddo invernale, eliminando dalla dieta l’azoto superfluo e nocivo. Questo perchè l’uso di azoto, portando la pianta a vegetare, la espone maggiormente al freddo e alle gelate invernali.

Ispessimento dei tessuti ed ingrossamento del tronco

L’uso di Potassio e Fosforo favorisce anche l’ingrossamento del fusto e la formazione della corteccia.

Stimolazione della fioritura per l’anno successivo

Un effetto dell’uso di concimazioni fosfo-potassiche è anche la produzione di una miglior fioritura nel corso dell’anno successivo, sia che si somministrino su piante a fioritura tardo invernale, sia che si somministrino su essenze a fioritura primaverile/estiva. Ho visto personalmente gli effetti su una pianta di gelso bianco ed una di rosmarino. Comprate e non trattate per due anni dopo l’acquisto a concimi P e K, producevano pochi fiori e, nel caso del gelso, pochissime more. Una volta trattate con concimi autunnali sto assistendo negli anni ad una produzione di fiori e frutti che ogni anno è maggiore rispetto all’anno precedente, con, nel caso del rosmarino, tre quattro fioriture abbondanti ogni anno.

Tempistiche

Con quali tempistiche si effettuano concimazioni a Fosforo e Potassio? Solitamente da metà Settembre fino, in alcuni casi, a tutto novembre inoltrato. Ognuno di noi ha esperienze e tempistiche leggermente diverse. Personalmente non ho date precise, ma attendo di vedere la pianta aver esaurito la mini ripresa tipica di Settembre, durante la quale produce nuovi germogli e vegetazione verde, e poi comincio con la somministrazione.

Prodotti

Quali prodotti si usano? Si usano prodotti specifici, che, a differenza dei concimi azotati, sono reperibili sul mercato con un po’ più di difficoltà. Sono solitamente liquidi chimici (qualfuno usa anche concimi solidi con buoni risultati) ed hanno una percentuale di azoto non completamente azzerata ma intorno al 3-5%, quel poco di azoto che consente una miglior assimilazione di P e K. Nel mio caso uso due prodotti liquidi separati, di una nota casa di fertilizzanti, le cui triplette sono le seguenti.

(Potassio) NK 3-15

(Fosforo) NPK 5-25-5

A differenza dei prodotti azotati, nel caso dei quali si usano prodotti specifici per bonsai, si tratta in questo caso di concimi usati per le piante in genere. Li uso miscelati insieme in modo da preparare una soluzione al 4% ogni 1,5 litri, come sempre leggermente inferiore a quanto consigliato (4,5 ogni 1,5 litri).

La frequenza è quella prescritta sulla confezione, cioè una volta ogni due settimane fino circa a metà Novembre.

Ed un buon autunno a tutti voi e a tutte le vostre piante!